Il bullismo nel mondo ai tempi del Coronavirus : le statistiche 2020 sul fenomeno confrontate con i dati del 2019.
Se vogliamo parlare di bullismo nel mondo ai tempi del Covid-19, quindi nel 2020, confrontando con le statistiche del 2020 rispetto al 2019, si possono fare delle interessanti considerazioni. E’ necessario tenere presente che molti Stati, per evitare il diffondersi dei contagi, hanno intrapreso misure anti Coronavirus che, in sostanza, hanno inciso anche sul fenomeno bullismo.
Le statistiche Google sul bullismo nel mondo sono tratte dalla piattaforma Trends del colosso di Mountain View. In essa sono raccolte le interrogazioni fatte dagli utenti al noto motore di ricerca, che vengono restituite in forma statistica.
I dati vengono riportati su una scala da 0 a 100 dove zero indica nessun interesse sull’argomento in questione mentre 100 mostra la massima partecipazione da parte degli utenti Google.
L’anno di riferimento è il 2020, funestato dalla pandemia da Covid. Ciò ha cambiato in modo di vivere la scuola: alunni distanziati, con mascherine e, nel peggiore dei casi, ricorrendo alla didattica a distanza.
Queste misure hanno inciso di sicuro sul fenomeno bullismo. Già il distanziamento, di per sé, attenua il fenomeno bullismo, caratterizzato dalla violenza verbale e fisica reiterata nel tempo ed effettuata in presenza stretta dei soggetti.
Bullismo nel mondo: le statistiche del 2019
Nel 2019 il coronavirus ancora non aveva fatto la sua comparsa. Il grafico di riferimento sull’”argomento” bullismo, alla data dell’8 settembre 2019 (dati degli ultimi dodici mesi), oscillava prevalentemente sulla linea dei 75, come si vede nella figura. La tendenza è quella di avvicinarsi alla misura del valore 100. Ciò indica un “persistente” interesse sull’argomento bullismo.
Bullismo nel mondo: le statistiche del 2020
Nel 2020 il grafico di riferimento sul bullismo, alla data del 1 gennaio 2021 (dati degli ultimi 12 mesi), oscilla prevalentemente intorno alla linea dei 50, con tendenza ad andare verso il valore 75. Il decremento di interesse sull’argomento bullismo è evidente. Complice il coronavirus, quindi, il bullismo in qualche maniera ha perso spinta.
L’ipotesi su questo scolatura è dovuta sia alle misure di contenimento anti-covid le quali, di fatto, hanno impedito molti episodi di bullismo. Inoltre l’epidemia da Coronavirus ha, per certo, catturato l’attenzione di molti di coloro che praticavano il bullismo, impedendogli di persistere in tale opinabile pratica.