Per avere l’esatta dimensione del fenomeno bullismo nel mondo, ci viene incontro Google con le sue tendenze di ricerca

Purtroppo, giornalmente si registrano episodi di bullismo nel mondo i quali, nei casi più gravi, saltano sulle prime pagine dei giornali e dei social media. Le statistiche sul bullismo avvalorano tale dato di fatto: gli atti di prevaricazione in diversi contesti, soprattutto nella scuola, risultano essere tra i comportamenti sociali più dilaganti.
Google, registrando le tendenze di ricerca su tale fenomeno, è in grado di rappresentare la fotografia del bullismo nel mondo talvolta in modo più puntuale dei vari istituti demoscopici, sia pubblici, che privati, che conducono statistiche su questo fenomeno.
Studiando il fenomeno del bullismo, viene fuori che è una condotta non solo italiana ma internazionale. Gli atti di bullismo avvengono in tutto il pianeta, sono poche le nazioni immuni da tali manifestazioni.
Questa considerazione è mutuata da studi statistici condotti dai vari istituti di rilevazione. In Italia l’ISTAT ha prodotto un report molto interessante anche se datato nel 2014. Da allora le cose son cambiate, purtroppo peggiorando. In sintesi, il bullismo nel mondo produce numeri a volte raccapriccianti, che devono far riflettere e stimolare le Istituzioni a mettere in atto azioni per contrastarlo.
Indice
- Definizione di bullismo
- Bullismo nel mondo: un fenomeno vario e trasversale
- Le statistiche sul bullismo secondo Google Trends
- I grafici sul bullismo nel mondo
- La statistica sul bullismo nel mondo
Definizione di bullismo
Naturalmente, prima di analizzarne le statistiche è opportuno dare una definizione chiara e puntuale sul bullismo, secondo wikipedia:
Il bullismo è una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura sia fisica che psicologica, oppressivo e vessatorio, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone considerate dal soggetto che perpetra l’atto in questione come bersagli facili e/o incapaci di difendersi
Descrizione chiara ed esaustiva, di sicuro nel leggerla molti si riconosceranno sia come bulli che come vittime.
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Bullismo nel mondo: un fenomeno vario e trasversale
Nel percorso per formulare le statistiche sul bullismo, gli analisti hanno scoperto che si tratta di una manifestazione sociale varia e trasversale. Molti lo associano esclusivamente al mondo scolastico mentre in realtà coinvolge diverse aree sociali e si presenta in varie sfaccettature.
Ad esempio, tra i vari tipi di bullismo c’è quello a sfondo omofobo, religioso o di razza. Queste sfere sono maggiormente a rischio, sussistono poi varie forme di bullismo: come quello di tipo diretto o indiretto.
I campionamenti degli esperti, inoltre, dimostrano che il bullismo non è un comportamento esclusivamente italiano. I numeri dimostrano che è praticato in tutto il mondo, anche se alcune aree geografiche sono più coinvolte. Inoltre è un fenomeno trasversale, molti associano il bullismo ad ambienti degradati quando le analisi suggeriscono che gli atti di bullismo avvengono in tutti i ceti e le aree sociali.
In sostanza, intervenendo per stilare le statistiche sul bullismo si è scoperchiato un vaso di pandora da dove sono emerse molte sfaccettature che andrebbero campionate per avere dei dati più completi.
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Le statistiche sul bullismo secondo Google Trends
L’indagine che si propone vuole rendere la situazione generale, senza entrare nei dettagli del fenomeno. Definisce cioè i dati generali senza entrare nei particolari, come ad esempio i tipi di bullismo, le aree sociali più coinvolte o l’età anagrafica dei soggetti maggiormente a rischio, ecc..
Ciò premesso, per il dato sulla diffusione del fenomeno bullismo nel mondo ci viene incontro un servizio di Google. Il famoso motore di ricerca ha sviluppato una piattaforma, denominata ‘Google Trends‘, che permette di visionare il campionamento di ricerche su uno specifico argomento.
Con questo strumento è molto semplice trarre le statistiche sul bullismo nel mondo. I risultati, inoltre, possono essere ulteriormente disaggregati per area geografica e per arco temporale. Così facendo si estrapolano le cifre del fenomeno riferibili a ogni angolo del pianeta. Le statistiche che seguono sono ricavate alla data del 8 settembre 2019 e si riferiscono agli ultimi dodici mesi.
I grafici sul bullismo nel mondo
Nella ricerca, si presuppone che le cifre sui grafici, e quindi la classifica, relative alla materia esplorata con Google Trends indichi l’interesse del problema in quell’area geografica. Di conseguenza tale zona specifica è maggiormente coinvolta nel fenomeno. Vengono proposti i grafici sul bullismo su una scala da 0 a 100.
Sull’argomento bullismo nel mondo, alla data dell’8 settembre 2019 (dati riferiti agli ultimi dodici mesi), i primi in classifica sono: le Filippine, il Giappone, Australia, Nuova Zelanda e il Libano. Salta agli occhi la presenza, tra i primi cinque risultati, di paesi dell’Asia e dell’Oceania.

Si nota una costante tra il 50 e il 100, senza picchi rilevanti in discesa. Ciò indica un “persistente” interesse sull’argomento.

Naturalmente, eseguendo la ricerca direttamente su Google Trends si ricavano i risultati di tutto il mondo. Per la cronaca, l’Italia figura al 25esimo posto. C’è da dire che il Giappone, da un campionamento effettuato negli ultimi tre anni, ha una percentuale di ricerca sempre molto alta. Naturalmente, sulla linea del tempo, i maggiori picchi si registrano nei momenti in cui avvengono episodi di bullismo particolarmente cruenti, che balzano agli ‘onori delle cronache’.
Nella top ten del bullismo nel mondo, dopo il sesto posto occupato da Taiwan viene l’Irlanda come primo paese europeo. Rimanendo nel Vecchio Continente la successiva Nazione coinvolta è il Regno Unito (11° posto), poi il Portogallo (25esimo) e subito a seguire l’Italia. Grecia e Finlandia sono ai posti 30 e 31. Sembrerebbe che in Europa, come per il resto del mondo, il fenomeno sia a macchia di leopardo, ad eccezione delle isole Inglesi e Irlandesi.
La statistica sul bullismo nel mondo
Naturalmente, è un’analisi approssimativa che comunque da un indicazione di massima sull’incidenza, in talune Nazioni, del fenomeno bullismo. Segue la classifica esportata da Google Trend. Per una corretta chiave di lettura si riporta l’indicazione fornita da Google Trend relativa al dato percentuale.
“I numeri (percentuale) rappresentano l’interesse di ricerca rispetto al punto più alto del grafico in relazione alla regione e al periodo indicati. Il valore 100 indica la maggiore frequenza di ricerca del termine, 50 indica la metà delle ricerche. Un punteggio pari a 0, invece, indica che non sono stati rilevati dati sufficienti per il termine”.
Posto | Nazione | Percentuale |
1 | Filippine | 100 |
2 | Giappone | 65 |
3 | Australia | 35 |
4 | Nuova Zelanda | 35 |
5 | Libano | 29 |
6 | Taiwan | 27 |
7 | Irlanda | 26 |
8 | Egitto | 26 |
9 | Hong Kong | 26 |
10 | Emirati Arabi Uniti | 25 |
11 | Regno Unito | 24 |
12 | Malaysia | 24 |
13 | Sudafrica | 23 |
14 | Brasile | 23 |
15 | Canada | 21 |
16 | Stati Uniti | 21 |
17 | Ecuador | 19 |
18 | Indonesia | 19 |
19 | Singapore | 17 |
20 | Colombia | 17 |
21 | Bolivia | 16 |
22 | Arabia Saudita | 16 |
23 | Messico | 16 |
24 | Portogallo | 16 |
25 | Italia | 15 |
26 | Repubblica Dominicana | 15 |
27 | Perù | 14 |
28 | Ucraina | 13 |
29 | Cile | 12 |
30 | Grecia | 12 |
31 | Finlandia | 12 |
32 | Venezuela | 11 |
33 | Belgio | 10 |
34 | Cechia | 10 |
35 | Pakistan | 10 |
36 | Slovacchia | 10 |
37 | Paesi Bassi | 10 |
38 | Romania | 9 |
39 | Spagna | 9 |
40 | Bulgaria | 8 |
41 | Argentina | 8 |
42 | Israele | 8 |
43 | Nigeria | 7 |
44 | Svezia | 6 |
45 | Thailandia | 6 |
46 | Danimarca | 5 |
47 | Polonia | 5 |
48 | Corea del Sud | 5 |
49 | India | 4 |
50 | Vietnam | 4 |
51 | Svizzera | 4 |
52 | Russia | 4 |
53 | Germania | 2 |
54 | Francia | 2 |
55 | Turchia | 2 |
Le nazioni mancanti non hanno ottenuto un numero sufficienti di interrogazioni su Google per rientrare nella classifica stilata.