Le azioni da intraprendere per aumentare le possibilità di salvarsi dall’esplosione di un ordigno nucleare

La guerra fredda è stato il maggior momento di fabbricazione di armi nucleari, soprattutto da parte degli USA e dell’URSS. Questi ordigni, in seguito a vari trattati di non proliferazione, sono stati parzialmente smantellati.
Ne rimangono ancora molti e altrettanti ne sono stati costruiti da vari governi del mondo. Naturalmente, finché esisteranno le armi nucleari ci sarà sempre il pericolo che vengano usate. Istintivamente sorge la domanda: come salvarsi da una bomba atomica che esplode?
In generale, nelle guerre moderne vengono utilizzate armi e tecniche di bombardamento chirurgico, l’obiettivo è di non coinvolgere né installazioni civile né esseri umani. Un ordigno nucleare è definito di ‘distruzione di massa’ in quanto, per le sue caratteristiche, distruggere e genera danni in maniera indiscriminata. E’ quindi auspicabile sapere e capire come salvarsi da una bomba atomica che esplode.
Al riguardo, sono stati fatti diversi studi. In Italia esiste un piano nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche. Il documento, di competenza della protezione civile, riporta gli iter procedurali in caso di un evento riguardante una centrale nucleare posizionata a meno di 200 km.
Molto più pertinente è lo studio operativo della FEMA (Federal Emergency Management Agency), agenzia del governo statunitense dedita alla gestione di emergenze quali terremoti, uragani, attacchi biologici e appunto nucleari.
Un articolo utile riguardante le conseguenze dell’uso di una bomba atomica è: Effetti e danni dell’esplosione di una bomba atomica
Come salvarsi da una bomba atomica che esplode: dove trovare rifugio
Di solito una guerra avviene all’apice di un’escalation di minacce tra paesi rivali. Sapendo ciò, è necessario essere sempre aggiornati sulla situazione politica del momento in modo da prepararsi a un eventuale esplosione atomica.
Se ci si trova nei pressi di obiettivi sensibili (strutture miliari, stazioni, porti e aeroporti, centri di comunicazione e industrie) costruirsi, se si hanno le possibilità economiche, un rifugio antiatomico.
In alternativa, adattare un utile riparo fra le costruzioni civili della città bersaglio. Meglio ancora, allontanarsi di molto chilometri dai centri dove ci sono eventuali impianti da colpire.

Come salvarsi da una bomba atomica che esplode: prepararsi in anticipo
Il maggior pericolo derivante da un’esplosione nucleare è il fall-out radiativo.
Si forma, infatti, una polvere carica di radioattività la quale, a seconda della direzione e l’intensità dei venti, può spostarsi per lunghe distanze.
La polvere radiativa è estremamente nociva per l’uomo; produce importanti patologie e può portare alla morte. Ripararsi è fondamentale.
Per diminuire il rischio di contaminazione radioattiva, dopo l’esplosione della bomba atomica, è necessario rimanere nel rifugio per le prime 48 ore.
In ogni caso, pianificare di trattenersi al sicuro per almeno 8 -9 giorni. Per questo, si dovrebbero accumulare scorte di cibo in scatola e acqua, quest’ultima conservata in contenitori in plastica. La quantità di generi alimentari dovrebbe essere proporzionale e sufficiente al numero di occupanti che si prevede troveranno riparo.
Mettere da parte una buona dose di medicinali da prescrizione che si assumono periodicamente. Fornirsi, inoltre, di un kit di primo soccorso con relativa manualistica. Un’esplosione atomica può provocare ferite da bruciature fino al terzo grado, preparare i medicinali curativi per questo tipo di lesione.
Il materiale di vario genere che non dovrebbe mancare all’interno del ricovero è il seguente:
- torce, batterie e candele di cera;
- un gruppo elettrogeno;
- mascherine per la polvere da indossare quando si uscirà all’esterno;
- fogli plastificati e nastro isolante;
- sacchi della spazzatura, lacci e guanti in plastica, fazzoletti inumiditi per l’igiene personale;
- pinze e una chiave inglese per chiudere valvole e rubinetti come quelli per l’acqua o per il gas;
- indumenti di ricambio;
- stivali in gomma.
Un esplosione nucleare genera dei forti campi elettromagnetici in grado di mettere fuori uso la maggior parte degli apparati elettrici ed elettronici.
Dotarsi di torce e apparati radio e custodirli in contenitori di metallo (gabbia di faraday) così da aumentare le possibilità che non si guastino.
Cercare di stabilire una connessione radio in modo da tenere d’occhio le notizie che vengono trasmesse, in particolare le indicazioni sullo stato del fall-out radioattivo, in modo da stabilire quando è il momento giusto per uscire dal rifugio.
Se si è stati all’aperto durante l’esplosione, prima di entrare nel ricovero spogliarsi completamente lasciando gli indumenti all’esterno per non portare materiale contaminato negli ambienti riparati.
Se possibile, lavarsi abbondantemente con acqua e sapone e rivestirsi con gli abiti non contaminati preparati in precedenza.
Nel momento in cui si decide di uscire, schermarsi dalle radiazioni residue coprendosi con i sacchi di plastica e i guanti, sigillandosi con il nastro isolante.
Utilizzare gli stivali in gomma preparati in precedenza. Attendere comunque le comunicazioni diramate dal governo prima di avventurarsi all’esterno.
L’auspicio principale e quello di non trovarsi mai in uno scenario del genere.