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Coronavirus, bollettino dell’OMS del 31/01/2020

Secondo l’OMS, negli Emirati Arabi il micidiale Corona virus si trasmette all’uomo dai dromedari. Il bollettino ufficiale pubblicato dal Ministero della salute italiano

Corona virus, bollettino dell'OMS del 31/01/2020

Data del bollettino 31/01/2020

Il 9 e 13 gennaio 2020, il punto di contatto nazionale per il RSI degli Emirati Arabi Uniti (UAE) ha
segnalato all’OMS due (2) ulteriori casi confermati dal laboratorio di infezione da Sindrome respiratoria medio-orientale da coronavirus (MERS-CoV).

Il link sottostante fornisce dettagli sui 2 casi segnalati:
MERS-CoV cases reported on 9 and 13 January 2020 xls, 119kb

Il primo caso di MERS-CoV negli Emirati Arabi Uniti (UAE) è stato segnalato a luglio 2013. Da allora, gli UAE hanno segnalato 91 casi di MERS-CoV (compresi questi casi) e 12 decessi associati. Dal 2012 fino al 15 gennaio 2020, il numero globale di casi di infezioni da MERS-CoV confermati dal laboratorio segnalati a livello mondiale all’OMS è di 2506 con 862 decessi associati. Il numero totale di decessi include i decessi di cui l’OMS è a conoscenza a seguito di follow-up con i paesi membri affetti.

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Attività di sanità pubblica

Dopo l’identificazione dei casi menzionati in precedenza, sono stati avviati: un rapporto sull’evento, un’indagine del caso, e il rintraccio dei contatti. L’indagine è in corso e include lo screening dei contatti stretti, fra cui contatti occupazionali nelle due fattorie, contatti familiari e operatori sanitari nelle strutture sanitarie. Tutti i contatti identificati sono stati sottoposti a test per MERS-CoV e sono risultati negativi. Tutti sono stati monitorati giornalmente per la comparsa di sintomi respiratori o gastrointestinali durante i 14 giorni successivi all’ultima esposizione al caso confermato. La autorità veterinarie sono state informate e sono in corso indagini negli animali.

Valutazione del rischio dell’OMS

L’infezione con MERS-CoV può provocare una malattia grave con elevata mortalità. Le persone si infettano di MERS-CoV tramite contatto diretto o indiretto con dromedari. È stata dimostrata una limitata capacità di trasmissione interumana della MERS-CoV. Sinora, i casi osservati di trasmissione non prolungata da persona a persona si sono verificati principalmente in ambiente sanitario.

La notifica di ulteriori casi non muta la valutazione globale del rischio. L’OMS prevede che in Medio Oriente vengano segnalati ulteriori casi di infezione da MERS-CoV, e che casi continuino ad essere esportati in altri paesi da individui che possono acquisire l’infezione a seguito del contatto con dromedari, prodotti di origine animale (per esempio, consumo di latte crudo di dromedario) o da fonte umana (per esempio, in una struttura sanitaria).
L’OMS continua a monitorare la situazione epidemiologica e a condurre la valutazione del rischio in base alle più recenti informazioni disponibili.

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Raccomandazioni dell’OMS

Sulla base della situazione attuale e delle informazioni disponibili, l’OMS incoraggia tutti gli Stati Membri a continuare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute e di rivedere con attenzione eventuali ricorrenze insolite.

Le misure di prevenzione e controllo delle infezioni sono fondamentali per prevenire il diffondersi nelle persone di MERS-CoV nelle strutture sanitarie. Non sempre è possibile l’identificazione precoce dei pazienti con MERS-CoV perché, come in altre infezioni respiratorie, i primi sintomi di MERS-CoV sono aspecifici.

Pertanto, gli operatori sanitari dovrebbero applicare sempre le precauzioni standard con tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro diagnosi. Alle precauzioni standard dovrebbero essere aggiunte le mascherine quando si presta assistenza a tutti i pazienti con sintomi di infezione respiratoria acuta. Devono essere indossati gli occhialini e le mascherine e adottate precauzioni per il contatto quando si assistono casi probabili o confermati di infezione MERS-CoV. Le precauzioni respiratorie sono indicate durante l’esecuzione di procedure che generano aerosol.

L’identificazione precoce, la gestione e isolamento dei casi, insieme ad appropriate misure di prevenzione e controllo delle infezioni possono prevenire la trasmissione interumana di MERS-CoV. La MERS-CoV causa una malattia più grave in persone con condizioni mediche croniche preesistenti, quali diabete mellito, insufficienza renale, malattie polmonari croniche, e in persone immunocompromesse. Di conseguenza, queste persone dovrebbero evitare il contatto stretto non protetto con animali, in particolare con i dromedari, quando visitano fattorie, mercati o aree di ricovero dove si ritiene che il virus sia potenzialmente circolante.

Devono essere rispettate le misure igieniche generali, quali il lavaggio regolare delle mani prima e dopo aver toccato animali ed evitare il contatto con animali malati. Devono essere osservate le pratiche di igiene alimentare. Le persone devono evitare di bere latte crudo o urina di cammello, o di mangiare carne che non sia stata cotta adeguatamente.
Relativamente a questo evento, l’OMS attualmente non raccomanda alcuno screening speciale ai punti d’ingresso né alcuna restrizione ai viaggi o al commercio.