Cos’è la tripofobia: la strana paura dei buchi

La tripofobia: una delle paure più diffuse ma meno conosciute. Attenzione, l’articolo contiene immagini forti

Cos’è la tripofobia: la strana paura dei buchi
Per capire a fondo cos’è la tripofobia basta un semplice test. Guardando le immagini contenute in questo articolo si prova repulsione? Se la risposta è affermativa allora si soffre di questa fobia. In sintesi si tratta della paura dei buchi, ecco cos’è la tripofobia, non esiste definizione più semplice. In particolare di fori, buchi e protuberanza molto ravvicinate e raggruppate tra loro.

Trattandosi di una paura, quindi in termini medici di una fobia, può essere condizionante. Anche perché il tripofobico non conosce la reale ragione del suo timore dei fori o buchi ravvicinati.

La tripofobia è una delle fobie più diffuse tra gli uomini, eppure in pochi sono a conoscenza di questo termine, coniato solo nel 2005. Tale fobia in realtà non è ancora riconosciuta ufficialmente dalla scienza. Studi compiuti  in materia rivelano come una notevole percentuale delle persone prese in esame presenti tratti – alcuni in maniera meno accentuata, altri ad un livello patologico – di questa misteriosa paura.

Vi è mai capitato di provare repulsione di fronte ad un nido d’api, a lesioni cutanee che rimarginandosi danno vita a disgustosi pattern di pelle? Circostanza da considerare entro i limiti della normalità, ma non se ciò provoca dei veri e propri attacchi di panico, cosa accade ai tripofobici che si trovano davanti ad immagini di questo tipo.

Cos’è la tripofobia: la strana paura dei buchi

Cos’è la tripofobia

A condurre uno dei primi studi sulla tripofobia è stata l’Università di Essex, la quale ha preso in esame un campione di individui presentando loro decine di immagini contenenti vari tipi di buchi a pattern ripetitivi.

cos'è la tripofobia

L’esito è stato sorprendente: il 16% dei partecipanti ha mostrato di avere reazioni di tipo tripofobico. Dagli esiti del campionamento si è cominciati a capire cos’è la tripofobia e a codificarne le reazioni.

Le teorie sull’origine della  tripofobia

Sebbene la “paura dei buchi” possa sembrare assurda, il prof. Geoff Cole del sopraindicato ateneo britannico suggerisce una spiegazione scientifica a tale patologia. Secondo Cole, infatti, alla visione della particolare trama a buchi il nostro cervello farebbe scattare uno stato di allarme in quanto l’immagine richiama alla mente quella di animali estremamente velenosi, come lo scorpione giallo, ragni e serpenti.

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Questa teoria va inoltre a supportarne un’altra: l’essere umano e gli animali sono “programmati” al fine di provare paura (e in questo caso una vera e propria fobia) di fronte a cose che hanno danneggiato l’uomo in passato.

Insetti e animali a parte, a quanto pare gli individui affetti da forme gravi di tripofobia possono sentirsi terrorizzati anche alla visione di formaggio svizzero o cioccolato ripieno di nocciole intere, che una volta spezzato presenta cavità piuttosto vicine tra loro.