
Nei momenti di crisi internazionale, dove si evocano venti di guerra in cui sono coinvolte superpotenze, quindi in possesso di armi di distruzione di massa, la paura di un’escalation nucleare è reale. Sui media vengono diffuse notizie sui vari tipi di armamenti che le nazioni posseggono, come le cosiddette dirty bomb, ovvero bombe sporche. In realtà, secondo gli analisti, tale tipo di ordigno costituisce un pericolo soprattutto perché si addice ad essere utilizzato da formazioni terroristiche piuttosto che da forze militari.
Ci si chiede, quindi, cos’è una bomba sporca? È così pericolosa, distruttiva e letale? Si tratta di un ordigno il cui scopo principale è quello di diffondere radiazioni, lasciando, quindi, relativamente intatta l’area della deflagrazione ma diffondendo in essa un enorme quantità di dannose particelle radioattive ionizzanti.
Per questo motivo la bomba sporca è anche definita arma radiologica. Essa si compone di esplosivo convenzionale, relativamente potente, a cui si associa materiale radioattivo. La bomba sporca è confezionata in modo da non innescare nessuna reazione nucleare a catena, quindi una vera e propria esplosione atomica. Il suo scopo è semplicemente quello di diffondere radiazioni creando una contaminazione nell’ambiente, essa infatti è anche denominata “Radiological Dispersion Device”, RDD”.
Le radiazioni che si diffondono, naturalmente, creano danni fisici al nemico in modo proporzionali al tipo di materiale radioattivo utilizzato e all’entità dell’esplosione. Ecco quindi cos’è una bomba sporca in breve.
Cos’è una bomba sporca: il dettaglio dell’ordigno
Confezionare una bomba sporca è relativamente semplice. Nel dettaglio, si tratta di mettere insieme materiale radioattivo ed esplosivo convenzionale. Quest’ultimo verrà poi fatto deflagrare e, al momento dell’esplosione, l’onda d’urto polverizzerà il corpo radioattivo dell’intero ordigno. Il risultato è la diffusione nell’area circostante di nocive particelle nucleari ionizzanti che contaminano il nemico.
Quindi, al di là degli effetti dell’esplosione convenzionale, che naturalmente può causare danni strutturali quanto dannosi per gli esseri umani, il risultato desiderato è di contaminare sia l’area dell’esplosione che il nemico che vi staziona.
La misura in cui una bomba sporca è nociva dipende da alcuni fattori principali. Essi sono la quantità e il tipo di materiale radioattivo utilizzato, l’entità dell’esplosione convenzionale e i fattori atmosferici, in particolare il vento, che sussistono dove avviene l’esplosione.
Lo spargimento di radiazioni, di per sé, non ha un effetto immediato sul nemico, per questo motivo, a livello militare, le bombe radiologiche sono poco considerate. Inoltre, l’area in cui avviene l’esplosione risulterebbe inaccessibile perché pericolosa. Questa circostanza non è auspicabile per una forza di occupazione militare che utilizza bombe sporche. Di fatto, questo tipo di ordigni, sono valutati più convenienti a livello terroristico, sia per la relativa facilità di confezionamento che per i danni che provocherebbero soprattutto a livello morale, economico e psicologico.