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Effetti e danni dell’esplosione di una bomba atomica

Ogni volta che soffiano venti di guerra è bene considerare quali sono le devastanti conseguenze di una detonazione atomica.

Effetti e danni dell’esplosione di una bomba atomica

Nell’estate del 1942 fu avviato il progetto Manhattan il cui scopo era quello di realizzare la prima bomba atomica. Fu fatta esplodere nel deserto del New Mexico alle 5,30 del mattino del 16 luglio del 1945.

Solo allora si ebbe la possibilità, per la prima volta nella storia, di vedere gli effetti e danni dell’esplosione di una bomba atomica. Poche settimane dopo, il 6 agosto del 1945, una bomba atomica della potenza di circa 16 kilotoni, denominata little boy, fu sganciata sulla città giapponese di Hiroshima. A distanza di giorni fu la volta di Nagasaki, dove fu fatto esplodere fat man, un ordigno nucleare poco più potente di little boy.

Il numero di vittime dirette fu stimato fra le 100 000 e 200 000 persone, molteplici i danni alle cose e all’ambiente. Gli esiti indiretti dei bombardamenti sul Giappone perdurarono nei mesi e negli anni successivi.

Iniziarono così gli studi sugli effetti e danni dell’esplosione di una bomba atomica, che avevano prevalentemente una valenza militare. Naturalmente, furono molte le implicazioni etiche sull’utilizzo delle armi di distruzione di massa, tanto che i bombardamenti sul Giappone sono stati, finora, gli unici casi di utilizzo di ordigni nucleari in guerra.

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Effetti e danni dell’esplosione di una bomba atomica

Dopo la prima esplosione nucleare del 15 luglio del 1945 e i successivi bombardamenti sul Giappone, sono stati fatti oltre 2051 test di armi nucleari nel mondo. Numero più che sufficiente a studiare i meccanismi, gli effetti e danni dell’esplosione di una bomba atomica.

Un’arma atomica, nel momento in cui scoppia, per effetto della fissione e fusione nucleare rilascia un’enorme quantità di energia sotto forma di calore. Ciò provoca la distruzione totale nell’area dell’esplosione.

Avviene anche la diffusione incontrollata di materiale radioattivo scatenato dalla reazione nucleare, come nel caso della tragedia di Fukushima. La città giapponese ha cambiato volto dopo che un terremoto ha provocato un esplosione in una centrale nucleare.

Per rendere meglio le dimensioni degli effetti e danni dell’esplosione di una bomba atomica, basti pensare che l’unità di misura della potenza dell’esplosione di un ordigno atomico è il kilotone, che indica la quantità di energia sprigionata dall’esplosione di 1000 tonnellate di tritolo (TNT).

Ad esempio, un megatone (Mt) equivale a 1000 kt , cioè un milione di tonnellate di tritolo. Valori incredibili che evocano danni apocalittici ai quali vanno aggiunti gli effetti derivanti dall’emissione di radiazioni.

Gli effetti delle esplosioni nucleari sono letali e distruttivi, sia per esposizione diretta che indiretta. Le conseguenze si hanno anche sulla vita animale e vegetale e durano per molto tempo..
L’enorme calore e l’onda d’urto dell’esplosione provocano la distruzione totale di cose e persone per un ampio raggio, con effetto decrescente rispetto alla distanza dal punto della deflagrazione.

Il calore sprigionato è così intenso che l’aria viene come risucchiata e vaporizzata insieme agli organismi viventi. All’aumentare della distanza da ground zero i danni a persone e cose diminuiscono proporzionalmente.

La grande quantità di energia liberata provocherà un terremoto di intensità proporzionale alla potenza dell’ordigno, in più vengono generati  intensi campi elettromagnetici che mettono fuori uso tutti gli apparati elettrici ed elettronici, impedendo così le comunicazioni .

Le lesioni più importanti sono le ustioni provocate dal calore e dalle fiamme e le ferite prodotte dai crolli e dalle schegge di materiali. Chi si trova a osservare lo scoppio rimarrà accecato o con danni permanenti agli occhi.

Effetti e danni provocati dalle radiazioni

Altri effetti estremamente nocivi sono quelli derivanti dalle radiazioni nucleari che penetrano nella struttura cellulare delle persone, con conseguenze sul DNA umano che risulterà alterato e provocando tumori di varia natura. Altro fattore di rischio è la contaminazione dell’ambiente, che perdura per anni, e l’area di danneggiamento può essere molto estesa se si considera l’azione del vento che può trasportare la nube radioattiva a migliaia di chilometri di distanza. Uno scenario apocalittico che nessuno vorrebbe mai vedere.

Un articolo utile da laggere è: Come salvarsi da una bomba atomica che esplode

Lo storico e scienziato americano Alex Wellerstein, dello Stevens Institute of Technology, ha sviluppato un simulatore degli effetti e danni dell’esplosione di una bomba atomica, che ipotizza gli effetti di una deflagrazione nucleare.

Supponendo che un ordigno della potenza di 20 kt, simile alla bomba del progetto Manhattan, detonasse a Roma nei pressi del palazzo del Quirinale le conseguenze della sola esplosione diretta sarebbero di circa 66.460 moti e 142.990 feriti.

All’intelligenza di chi ha il dito sul grilletto trarre le dovute considerazioni.