Un valido strumento per studiare un determinato argomento è la statistica. Questa disciplina è in grado di fornire degli utili indicatori su una specifica materia. È utilizzata in molti campi e può essere adeguata anche per capire il fenomeno dell’eutanasia nel mondo.
Il motore di ricerca Google, tra i più usati del globo, fornisce un utile servizio chiamato trends. Cataloga tutte le ricerche effettuate dai propri utenti e le elabora per ricavarne i dati sulle tendenze di ricerca dei suoi fruitori. In questo modo, Google è lo strumento di statistica migliore che esista per studiare uno specifico fenomeno, come l’eutanasia nel mondo.
D’altra parte, la “dolce morte” è una materia che da tempo è argomento di dibattiti e controversie in ogni parte del globo, suscitando sempre estrema curiosità. Si discute sull’eutanasia attiva e passiva e di recente in Italia il testamento biologico è divenuto legale. In definitiva, l’eutanasia polarizza molta attenzione e risulta interessante come viene dibattuta su Google.
Google trends, su una materia come l’eutanasia, è in grado di fornire le tendenze di ricerca sia per argomento che per query di ricerca. I dati che fornisce possono essere disaggregati, sulla linea del tempo, per aree geografiche molto specifiche.
Risulta interessante e curioso utilizzare questo strumento per avere i numeri sul fenomeno della “dolce morte” nel mondo. Per esempio, dove è più ricercata e con quale frequenza e, volendo, anche se l’orientamento di ricerca è in rialzo o in ribasso. Un vero e proprio grafico statistico.
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Come usare Google trends per le statistiche
Google trends, come descritto, fornisce le tendenze di ricerca su un argomento. Tuttavia, trattando volumi di riferimento elevatissimi utilizza un metodo particolare per computarli. In ogni caso è in grado di fornire, in tempi brevi, le tendenze di ricerca su una materia. Naturalmente la maggiore curiosità riguarda la regione geografica dove avvengono le interrogazioni.
Per una migliore comprensione al riguardo, la stessa guida Goolge trends fornisce la seguente spiegazione: “scopri in quale località il tuo termine ha registrato il maggiore numero di ricerche durante il periodo di tempo specificato. I valori sono calcolati su una scala da 0 a 100, dove 100 indica la località con la maggiore frequenza di ricerca in proporzione al totale delle ricerche in tale località e il valore 50 indica una località con la metà delle ricerche. Il valore 0, invece, indica una località per cui non sono stati rilevati dati sufficienti.”
In questo modo, intuitivamente, si otterrà il polso della situazione su un qualsiasi termine ricercato con Google, come l’eutanasia nel mondo.
Eutanasia nel mondo: le statistiche Google sul fenomeno
Ciò che interessa è l’eutanasia nel mondo secondo i dati Google. In pratica la statistica fornita dai fruitori del motore di ricerca per eccellenza. Al riguardo, alla data del primo febbraio 2018, sull’argomento “eutanasia” negli ultimi sette giorni; l’interesse per area geografica fornisce la seguente mappa.
Salta subito agli occhi che la tendenza è sopra i 50 e verso 100. Ciò indica una forte curiosità degli utenti Google e segnala che è una materia costantemente ricercata nel tempo. Un altro utile elemento da estrapolare è l’interesse per area geografica.
Naturalmente, il servizio Google trends può scorrere tutte le regioni del pianeta. Limitandosi alle prime cinque occorrenze restituite troviamo al primo posto le Filippine. A seguire Paesi Bassi e Danimarca, per terminare con Portorico e Belgio.
Negli stati europei indicati l’eutanasia è una realtà pressoché riconosciuta, i paesi che appaiono inusuali sono le Filippine e Portorico. Di sicuro, nel periodo considerato, sono avvenuti fatti che hanno posto in evidenza l’argomento eutanasia. Sarebbe utile una ricerca tradizionale, focalizzata sulle singole regioni geografiche “inaspettate”, così da comprendere il motivo per il quale risultano nei primi posti su Google Trends.
Istintivamente, ciò che è stato realizzato in pochi passi con Google trends rispetto l’eutanasia nel mondo può essere replicato su ogni argomento. Questo utile servizio fornisce dati attendibili alla pari, se non più precisi, di quelli recuperati dalle migliori società di monitoraggio tradizionali.
La capitale della Repubblica d’Islanda ospita, a partire da oggi e fino a mercoledi 20 novembre, il “Reykjavik Global Forum – Women Leaders”. Per il Senato della Repubblica, su designazione del Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, partecipano le senatrici Roberta Pinotti e Maria Rizzotti. Il Forum e organizzato ogni anno da “Women Political Leaders (WPL)”, dal governo e dal parlamento islandese, per esaminare le principali sfide globali e individuare le soluzioni per una societa piu equa. Riunisce piu di 450 donne da tutto il mondo, compresi Capi di Stato e di governo, parlamentari, leader del mondo imprenditoriale, accademico, della societa civile, delle arti, dei media e di altri soggetti che svolgono un ruolo importante nei rispettivi campi, per condividere idee, intuizioni ed esperienze. Il Presidente del Senato Elisabetta Casellati mercoledi 20 novembre aprira con un indirizzo di saluto il convegno sul tema “Emergenza denatalita: l’Italia di oggi, l’Italia di domani”. L’evento, voluto e organizzato proprio dal Presidente Casellati, avra luogo nella Sala Koch a Palazzo Madama a partire dalle 10.30. Dopo l’intervento di apertura del Presidente del Senato, a prendere la parola sara il Presidente dell’ISTAT Giancarlo Blangiardo per relazionare sull’attuale situazione demografica in Italia e sulle previsioni per il futuro. A seguire il demografo Antonio Golini parlera del tema “Welfare del futuro: meno natalita meno servizi”. I lavori proseguiranno con l’intervento del Direttore Generale di Confindustria Marcella Panucci che trattera la conciliazione lavoro-famiglia nel mondo delle imprese e verranno conclusi da Gianluigi De Palo, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, con un intervento sulle politiche familiari. A moderare il convegno sara Benedetta Rinaldi.