Uno studio statistico del Ministero dell’Istruzione dell’Universita’ e della Ricerca rileva che migliaia di studenti italiani soffre di DSA

Lo rivela uno studio del Miur: Disturbo Specifico Apprendimento per 250.000 ragazzi italiani. Il 2,9 % della popolazione scolastica italiana. Un dato statistico allarmante che deve portare a riflettere per cercare di porre rimedio a questa condizione.
La ricerca del Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca è stata condotta nell’anno scolastico 2016/2017 all’interno delle scuole obbligatorie, dando risultati tanto inaspettati quanto allarmanti. Per la precisione Disturbo Scolastico Apprendimento per 254.614 alunni italiani.
Il Disturbo Specifico Apprendimento (DSA) è una patologia psicologica cognitiva non strettamente legata a una particolare condizione fisica. I ragazzi affetti da DSA, molto semplicisticamente, assimilano con molta difficoltà ciò che studiano sia in classe dai docenti che sui libri. In sostanza, per avere un rendimento pari ad uno scolaro “sano” devono sforzarsi molto di più e in alcuni casi, comunque, non imparano ciò che devono.
Potrebbe interessarti: Disturbo specifico apprendimento (DSA): definizione, diagnosi e cura
Il rendimento scolastico, naturalmente, ne risente così come la condizione psicologica generale dello studente, che tende alla depressione. Secondo le specifiche mediche, per diagnosticare il Disturbo Specifico dell’Apprendimento devono concorrere le seguenti condizioni: funzionamento Intellettivo nei canoni, numero 2 prove diagnostiche con valori sotto la norma e, in definitiva, un basso rendimento scolastico.
I dati statistici del MIUR parlano chiaro, per quanto possano sforzarsi nello studio e nell’attenzione in classe, i 254.614 alunni con disturbo specifico di apprendimento hanno un basso profitto scolastico. Secondo lo studio, il tutto sfocia e si rivela nella dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia che, alla fine, possono sfociare in vere e proprie psicopatologie. Nel documento dell’Ufficio Studi del dicastero dell’istruzione vengono forniti i dati puntuali rilevati nelle scuole italiane.
Potrebbe interessarti: I sintomi dell’ansia e le sue caratteristiche
Disturbo Specifico Apprendimento per 250.000 ragazzi italiani: i dati statistici del Miur
I risultati statistici rilevati dal MIUR sono allarmanti. Il Disturbo Specifico Apprendimento è stato constatato di più nelle scuole statali che in quelle private. Il maggior numero di casi è presente nella scuola secondaria di primo grado, che conta il 5,40% dei ragazzi con DSA mentre il 4,03% si trova nella secondaria di secondo grado, l’1,95% è stato identificato nella scuola primaria. Le scuole dell’infanzia non sono immuni, ben 774 bambini soffre di questo disturbo, in percentuale lo 0,5%.
Dal punto di vista territoriale, la più alta concentrazione di Disturbo Specifico Apprendimento si registra a nord ovest della penisola, con il 4,5% di studenti affetti. Segue il centro Italia con il 3,5%, il nord est al 3,3% e il mezzogiorno al 1,4%. La regione più colpita è la Liguria al 4,9% mentre la Calabria è la zona che registra il tasso meno elevato, lo 0,7%.
Leggendo i numeri forniti dal MIUR gli studenti soffrono, nell’ordine, di dislessia (42,5%), disortografia (20,8%), discalculia (19,3%) e di disgrafia (17,4%).
Dati specifici e puntuali che offrono la fotografia di una scuola nella quale c’è un disagio da affrontare con rapidità ed efficacia per fare in modo che non degeneri.
Secondo il dottor Stefano Vicari, responsabile dell’Unità operativa complessa di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma; c’è un’elevata possibilità che lo studente affetto da DSA poi “presenta disturbi d’ansia o depressione, espressione della loro esperienza di insuccesso scolastico e frustrazione”. Aggiunge poi che “dovrebbe essere la scuola a fornire tutti gli strumenti necessari, visto che difficilmente il Servizio sanitario nazionale può farsi carico di questo problema”.