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Mix di cereali richiamati per contaminazione da Bacillus Cereus


Per rischio microbiologico il Ministero della salute ha disposto, in accordo con il produttore, il ritiro dal mercato per Mix di cereali contaminati da Bacillus Cereus. Le note di richiamo del dicastero sono due riguardanti altrettanti marchi ma dello stesso produttore. Nello specifico InFomra Careefour e Pedon c’è di Buono. Per entrambi i prodotti ritirati da mercato la data di pubblicazione è il 24/10/2018 su provvedimento del 23/10/2018.

Anche se il marchio dei cereali è differente si tratta dello stesso produttore: Pedon Spa,  Via del Progresso 32,  Molvena (VI). Nel dettaglio, gli alimenti richiamati sono mix di 5 cereali in scatola di cartone del peso di 500 gr., cambia semplicemente l’estetica della confezione. In sostanza, quindi, si tratta dello stesso prodotto marchiato diversamente. I lotti di cereali con presenza Bacillus cereus hanno le seguenti caratteristiche:

  • InFomra Careefour mix 5 cereali precotti: lotto n. 29/02/20 di pari scadenza;
  • Pedon misto 5 cereali c’è di buono: lotto 31/07/20 e 01/08/20 di pari scadenza.

A tutela dei consumatori, diversi punti vendita, tra i quali Esselunga e Tigros, hanno esposto il richiamo in oggetto.

Mix gran cereali ritirati da mercato contaminati da Bacillus Cereus: i rischi per la salute

Il Bacillo Cereus è presente in natura sotto diverse forme, di cui due associabili a intossicazione alimentare. Il tipo di batterio più blando provoca una forte forma diarroica e sintomatologia gastrointestinale simile a contaminazione da stafilococco. L’altro ceppo determina una sintomatologia caratterizzata da forte vomito e nausea. Nel caso che tali sintomi si manifestassero dopo l’assunzione dei prodotti segnalati è opportuno ricorrere al medico segnalando l’assunzione dell’alimento.

Efsa (Eurepean Food Safety Agency) ha pubblicato un rapporto sui rischi e le statistiche rilevate in ambito comunitario per contaminazione da Bacillus Cereus. Nello studio si legge che “dal 2007 al 2014 gli Stati membri hanno segnalato 413 focolai basati su prove oggettive di origine alimentare collegata al Bacillus cereus, che hanno colpito 6 657 persone, causando 352 ricoveri”.