E’ possibile attendersi un sisma? La posizione ufficiale sui precursori sismici come sistema per prevedere i terremoti
Ogni volta che si registra un forte terremoto con danni e vittime ci si pone la stessa domanda: si poteva prevedere? La comunità scientifica è unanime nel rispondere che non è possibile. Resta il fatto che molti ricercatori cominciano a valutare attendibile la tesi che la terra invii alcuni segnali prima di un evento tellurico, i cosiddetti precursori sismici.
Un esempio è il caso del gas randon che secondo Giancarlo Giuliano – tecnico dei laboratori del Gran Sasso – sarebbe rilasciato da alcune rocce prima dell’avvento di un sisma. Se attraverso dei precursori di un terremoto si potesse prevederne l’imminenza molte vite potrebbero essere salvate e molti luoghi prontamente tutelati. Un preallarme tellurico renderebbe tempestiva la tutela del territorio ed eviterebbe molti danni a persone, cose e opere.
I precursori sismici per prevedere un terremoto sono, comunque, una valida alternativa alla posizione ufficiale. Ciò nonostante, non essendoci delle serie teorie per elaborare delle previsioni sismiche sicure, rimane valida la tesi dell’impossibilità previsionale degli eventi tellurici.
Tuttavia, i precursori sismologici per prevedere un terremoto sono oggetto di seri studi da parte della comunità scientifica internazionale che si occupa dello studio e della ricerca sugli eventi tellurici.
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Alcune nazioni, particolarmente esposte ai terremoti, stanno considerando di istituire una rete di allerta ai cittadini in caso di specifici indicatori provenienti dai precursori sismici.
I precursori sismici: cosa sono?
I precursori sismici, molto semplicisticamente, possono essere definiti come dei segnali provenienti dalla natura a preludio di un terremoto. Nello specifico sono elementi nella chimica, nella fisica e nella geologia di un territorio che possono mutare prima di un evento tellurico. I ricercatori hanno formulato una classificazione:
I precursori geochimici: che sono variazioni della concentrazione di alcuni elementi chimici e radioattivi, tra cui il gas radon, nelle acque sotterranee e nei gas al suolo;
I precursori geofisici o elettromagnetici: trattasi di alterazioni nella velocità e nelle caratteristiche di alcuni specifici tipi di onde sismiche, in questi casi si osservano delle variazioni elettromagnetiche nel territorio e mutazioni della gravità al suolo;
I precursori geodetici: sono i cambiamenti nella posizione e nell’inclinazione di rocce e parti della superficie terrestre;
I precursori sismologici: sono i micro terremoti rilevabili solo strumentalmente che possono verificarsi prima di evento sismico rilevante.
Questi elementi, presi singolarmente o nel loro insieme, possono fornire un’allerta terremoto. Tuttavia la ricerca sui precursori sismici per prevedere un terremoto non consente di formulare tecniche previsionali certe. Per questo, considerando il caos che provocherebbe un falso allarme, si insiste sulla tesi dell’imprevedibilità dei terremoti.
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